La logica del sopravvivere alla pandemia del Coronavirus

[ Il testo seguen­te è una tra­du­zio­ne del nostro arti­co­lo “The logic of sur­vi­ving the Coronavirus pan­de­mic“. Mentre sia­mo sicu­ri del­la vali­di­tà del con­te­nu­to, chie­dia­mo scu­sa in anti­ci­po per gli erro­ri lin­gui­sti­ci e sti­li­sti­ci nel­la ver­sio­ne italiana. ]

In que­sto arti­co­lo sug­ge­ria­mo quel­lo che con­si­de­ria­mo, oltre alla qua­ran­te­na dra­sti­ca per tut­ti, l’approccio più logi­co e pro­met­ten­te per soprav­vi­ve­re alla pan­de­mia del Coronavirus, sia a livel­lo indi­vi­dua­le che siste­mi­co. Traiamo con­clu­sio­ni da infor­ma­zio­ni sco­per­te e discus­se dal­la comu­ni­tà medi­co-scien­ti­fi­ca e dai medi­ci, e dia­mo istru­zio­ni pra­ti­che su cosa fare.

Inizieremo dai pun­ti cen­tra­li e lasce­re­mo l’elaborazione con­te­stua­le del nostro pare­re scien­ti­fi­co all’ultima par­te di que­sto e ai suc­ces­si­vi articoli.

L’unica domanda che conta davvero

Si sti­ma che cir­ca il 70 % del­la rispet­ti­va popo­la­zio­ne sarà alla fine infet­ta­ta dal Coronavirus. Mentre la mag­gior par­te del­le infe­zio­ni sem­bra risul­ta­re beni­gna, un gran nume­ro di per­so­ne infet­te richie­de il rico­ve­ro ospe­da­lie­ro, si può attual­men­te sti­ma­re che qua­si il 10% richie­da cure inten­si­ve e che tra l’1 e il 3% muo­ia. È ormai evi­den­te che non solo le per­so­ne anzia­ne con gra­vi comor­bi­di­tà sono a rischio di gra­vi pro­ble­mi di salu­te o addi­rit­tu­ra di mor­te a cau­sa di un’infezione da Coronavirus, e noi per­so­nal­men­te sia­mo a cono­scen­za del caso di un uomo sano di 40 anni che ha mol­to rapi­da­men­te avu­to biso­gno di cure inten­si­ve dopo aver con­trat­to il virus. Non ci si può aspet­ta­re che misu­re con­tro la dif­fu­sio­ne del virus così dra­sti­che come quel­le che si sup­po­ne sia­no sta­te adot­ta­te nel­la Repubblica Popolare Cinese, anche se si sup­po­ne abbia­no avu­to suc­ces­so, pos­sa­no esse­re impie­ga­te nel­lo stes­so modo nel resto del mon­do. L’unica e sola que­stio­ne che con­ta, quin­di, sia per l’individuo che per l’intero siste­ma sani­ta­rio, che rischia di esse­re tra­vol­to da un afflus­so costan­te di nuo­vi pazien­ti, non è tan­to come evi­ta­re un’infezione, quan­to come mini­miz­za­re radi­cal­men­te le sue diver­se con­se­guen­ze. L’unica que­stio­ne che con­ta è come evi­ta­re il rico­ve­ro ospe­da­lie­ro e par­ti­co­lar­men­te le cure inten­si­ve e, in ulti­ma ana­li­si, come evi­ta­re di mori­re di pol­mo­ni­te indot­ta dal Coronavirus.

La risposta logica

Diversi indi­ca­zio­ni uti­li per cer­ca­re di crea­re una rispo­sta vali­da a que­sta doman­da sono sta­ti men­zio­na­ti, spes­so per inci­so, nel­le appa­ri­zio­ni nei media e nel­le pub­bli­ca­zio­ni scien­ti­fi­che e media­ti­che dei mem­bri del­la comu­ni­tà medi­co-scien­ti­fi­ca, e cer­che­re­mo di inse­rir­li nel loro con­te­sto siste­ma­ti­co quan­do appro­fon­de­re­mo il pun­to centrale.

I due pun­ti cru­cia­li da col­le­ga­re sono sta­ti for­ni­ti rispet­ti­va­men­te dai pro­fes­so­ri Christian Drosten, Charité Berlin, e Clemens Martin Wendtner, Ludwig-Maximilians-Universität München, e dal pneu­mo­lo­go Bruce L. Davidson MD, MPH, Seattle.

I pro­fes­so­ri Drosten e Wendtner, dal can­to loro, han­no osser­va­to che per i pri­mi 5 gior­ni dopo il mani­fe­star­si dei sin­to­mi il virus si repli­ca mas­sic­cia­men­te in gola, mol­to diver­sa­men­te dal virus del­la SARS del 2003, e che que­sta repli­ca­zio­ne mas­sic­cia era già in calo quan­do sono ini­zia­te le misu­ra­zio­ni. Hanno anche tro­va­to una nuo­va varian­te muta­ta del virus che è sta­ta rile­va­ta per la pri­ma vol­ta solo nel­la gola e che pochi gior­ni dopo si è repli­ca­ta mas­sic­cia­men­te anche nel polmone.

Il dot­tor Davidson, da par­te sua, ha ricor­da­to uno stu­dio scien­ti­fi­co che ha dimo­stra­to che anche per­so­ne com­ple­ta­men­te sane aspi­ra­no flui­do dal naso o dal­la gola ai pol­mo­ni duran­te il sonno.

Combinati, que­sti risul­ta­ti indi­ca­no che, nel caso di un’infezione da Coronavirus, le per­so­ne aspi­ra­no liqui­di con gran­di cari­chi vira­li nei loro pol­mo­ni, finen­do per sopraf­fa­re i mec­ca­ni­smi di pro­te­zio­ne del cor­po. È impor­tan­te nota­re che que­sto acca­de, secon­do i dati for­ni­ti dai pro­fes­so­ri Drosten e Wendtner, anche pri­ma che l’infetto mani­fe­sti sin­to­mi signi­fi­ca­ti­vi e riconoscibili.

Aggiungendo a que­sto il luo­go comu­ne immu­no­lo­gi­co che una rispo­sta immu­ni­ta­ria riu­sci­ta ad un attac­co pato­ge­no è in gran par­te una que­stio­ne di quan­ti­tà – in paro­le pove­re: quan­ti agen­ti pato­ge­ni si scon­tra­no con quan­te cel­lu­le immu­ni­ta­rie – la con­clu­sio­ne logi­ca da trar­re è che per evi­ta­re di amma­lar­si gra­ve­men­te a cau­sa di un’infezione da Coronavirus, se non per evi­ta­re del tut­to quel­la che può esse­re defi­ni­ta un’infezione (gli agen­ti pato­ge­ni sono pre­sen­ti in gola in ogni momen­to, ma nor­mal­men­te in quan­ti­tà gesti­bi­li), la (poten­zia­le) popo­la­zio­ne vira­le nel­la gola deve esse­re atti­va­men­te mini­miz­za­ta con tut­ti i mez­zi a nostra dispo­si­zio­ne. Ciò signi­fi­ca evi­ta­re che il virus pos­sa popo­la­re la gola in quan­ti­tà signi­fi­ca­ti­ve e sop­pri­me­re radi­cal­men­te qual­sia­si popo­la­zio­ne vira­le che pos­sa esser­si svi­lup­pa­ta nel­la gola, uti­liz­zan­do fre­quen­te­men­te disin­fet­tan­ti con capa­ci­tà anti­vi­ra­li note e signi­fi­ca­ti­ve con­tro il nuo­vo Coronavirus, e che sia­no sicu­ri da usa­re nel­la gola. Questo dovreb­be, nel­la mag­gior par­te dei casi, garan­ti­re che pos­sia­mo col­ma­re in modo sicu­ro il perio­do di tem­po neces­sa­rio al siste­ma immu­ni­ta­rio per ave­re il soprav­ven­to sul virus e for­nir­ci un’immunità a lun­go termine.

Se da un lato que­sto sem­bra aiu­ta­re prin­ci­pal­men­te l’individuo a vin­ce­re la sua bat­ta­glia per­so­na­le con­tro il Coronavirus, dall’altro aiu­ta a vin­ce­re la guer­ra in gene­ra­le. Poiché le pro­ve, alme­no indi­ret­ta­men­te, sug­ge­ri­sco­no che le infe­zio­ni si veri­fi­ca­no pre­va­len­te­men­te attra­ver­so micro­sco­pi­che goc­ce di liqui­do tra­smes­se da una per­so­na infet­ta per via aerea, attra­ver­so il par­la­re e la tos­se, una cari­ca vira­le dra­sti­ca­men­te sop­pres­sa nel­la gola del­le per­so­ne infet­te, sia che mostri­no o meno i sin­to­mi, ridu­ce il rischio di tra­smis­sio­ne del virus, ral­len­tan­do e alla fine addi­rit­tu­ra arre­stan­do la sua diffusione.

In que­sto arti­co­lo affron­te­re­mo la que­stio­ne in que­sti aspet­ti quan­ti­ta­ti­vi e pra­ti­ci. In un arti­co­lo di appro­fon­di­men­to inten­dia­mo affron­ta­re la que­stio­ne di chi è par­ti­co­lar­men­te vul­ne­ra­bi­le e dovreb­be quin­di osser­va­re (in par­te poten­zial­men­te con l’aiuto di altri) le misu­re pre­cau­zio­na­li di pre­ven­zio­ne del con­tat­to e la mini­miz­za­zio­ne del­la cari­ca vira­le in gola con estre­mo rigo­re, e chi è piut­to­sto impro­ba­bi­le che svi­lup­pi una malat­tia grave.

Cosa fare

Naturalmente: evi­ta­re l’esposizione, soprat­tut­to per via ina­la­to­ria, e lavar­si le mani. Ma, come det­to, si può e si dovreb­be seria­men­te con­si­de­ra­re di fare di più:

Gargarizzare con peros­si­do di idro­ge­no ad una con­cen­tra­zio­ne dell’1% per 60 secon­di (nel caso in cui que­sto sem­bri lun­go da fare in una sola vol­ta, si con­si­de­ri che si può fare 4 vol­te 15 secon­di o 6 vol­te 10 secondi).

Con qua­le frequenza?

Da una a un mas­si­mo di quat­tro vol­te al gior­no. Il momen­to più impor­tan­te è pri­ma di anda­re a dor­mi­re per ridur­re al mini­mo la cari­ca vira­le che può esse­re aspi­ra­ta nei pol­mo­ni duran­te il sonno.

Quando? In qua­li circostanze?

Una vol­ta al gior­no pri­ma di anda­re a let­to come misu­ra pre­ven­ti­va, anche se non ci si aspet­ta di esse­re sta­ti anco­ra infettati.

Poiché si può esse­re infet­ta­ti anche sen­za sin­to­mi, si dovreb­be far­lo pri­ma di un’interazione ine­vi­ta­bi­le con per­so­ne vul­ne­ra­bi­li, pri­ma di visi­ta­re uno stu­dio medi­co o per pre­ve­ni­re la tra­smis­sio­ne in gene­ra­le se si deve usci­re, ma non più di 4 vol­te al gior­no e non nel caso in cui la muco­sa del­la boc­ca si sen­ta irri­ta­ta o bru­cian­te. NON TRASCURARE LE MISURE DI ALLONTANAMENTO SOCIALE. Quello che vi sug­ge­ria­mo qui è una misu­ra di sicu­rez­za aggiun­ti­va in situa­zio­ni in cui non pote­te evi­ta­re il con­tat­to con gli altri.

Naturalmente, per dimi­nui­re il rischio di con­trar­re il con­ta­gio, si dovreb­be far­lo il più pre­sto pos­si­bi­le dopo esse­re venu­ti a con­tat­to con mol­te per­so­ne diver­se o con per­so­ne infet­te o che mostra­no segni di un pos­si­bi­le contagio.

Se ha dei sin­to­mi o è sta­to testa­to posi­ti­va­men­te, lo fac­cia per ridur­re al mini­mo la cari­ca vira­le, ma non più spes­so di quat­tro vol­te al giorno.

Chi?

Generalmente tut­ti, ma non i bam­bi­ni, anche se si sup­po­ne che pos­sa­no esse­re ecce­zio­nal­men­te vul­ne­ra­bi­li (di soli­to sono i meno vul­ne­ra­bi­li), e non se non si rie­sce a coor­di­na­re i gar­ga­ri­smi sen­za inghiot­ti­re il col­lut­to­rio.

Faccia atten­zio­ne e usi sem­pre la giu­sta con­cen­tra­zio­ne. Probabilmente tro­ve­rà il peros­si­do di idro­ge­no in una con­cen­tra­zio­ne del 3% o del 6% (al super­mer­ca­to e/o in far­ma­cia). Diluisca con acqua per arri­va­re all’1% (caso 3% com­bi­na­re una par­te di peros­si­do di idro­ge­no con due par­ti di acqua, caso 6% com­bi­na­re una par­te con 5 par­ti di acqua). Se la muco­sa si sen­te signi­fi­ca­ti­va­men­te irri­ta­ta, si può ulte­rior­men­te dilui­re allo 0,5% (com­bi­na­re 1 par­te di solu­zio­ne all’1% e 1 par­te di acqua). Nel caso scel­ga di usa­re un’altra sostan­za, segua le rispet­ti­ve istru­zio­ni, non pen­sa­re mai che più fun­zio­ni meglio! La signo­ra cine­se che pre­su­mi­bil­men­te ha man­gia­to 1,5 kg di aglio ha dan­neg­gia­to gra­ve­men­te il suo corpo.

Inoltre:

  1. Il dot­tor Davidson con­si­glia di “lava­re bene le mani e il viso con sapo­ne e acqua cal­da, com­pre­so – su un dito – un quar­to di pol­li­ce in ogni nari­ce. Poi sof­fia­re deli­ca­ta­men­te il naso. NON usa­re quei dispo­si­ti­vi di irri­ga­zio­ne, come le doc­cie nasa­li, che potreb­be­ro for­za­re il virus all’interno! Lavatevi i den­ti e la lin­gua, spruz­za­te e spu­ta­te e fate uno o due gar­ga­ri­smi con un col­lut­to­rio anti­set­ti­co. Limitare i seda­ti­vi pri­ma di dor­mi­re duran­te un’epidemia [alcol, son­ni­fe­ri]”. (Il “non usa­re dispo­si­ti­vi di irri­ga­zio­ne” sup­po­ne che si abbia appe­na pre­so il virus e che sia anco­ra nel­la pro­pria nari­ce e si vuo­le fare nul­la per por­ta­re il virus da lì al luo­go dove può repli­car­si al meglio, la gola pro­fon­da; appli­chi que­sto pen­sie­ro alla sua situazione).
  2. Per quan­to riguar­da il col­lu­to­rio, che il dot­tor Davidson non spe­ci­fi­ca (que­sto potreb­be signi­fi­ca­re che a suo pare­re un col­lu­to­rio da ban­co eti­chet­ta­to come “anti­set­ti­co” è suf­fi­cien­te se si puli­sce la boc­ca come lui pro­po­ne), misu­ra­re un pic­co­lo boc­co­ne del­la solu­zio­ne dilui­ta (ca. 10-20 ml), por­tar­lo in boc­ca e incli­na­re la testa all’indietro. Faccia dei gar­ga­ri­smi e un giro del­la misce­la in boc­ca per 60 secondi.
  3. Sputare la solu­zio­ne dopo i gargarismi.
  4. Se usa­to in modo appro­pria­to nel­la con­cen­tra­zio­ne pro­po­sta, i prin­ci­pa­li effet­ti col­la­te­ra­li sono rari, anche se qual­che col­lu­to­rio fos­se inge­ri­to, e men­tre il ros­so­re e l’irritazione del­le gen­gi­ve pos­so­no veri­fi­car­si, dovreb­be­ro spa­ri­re dopo poche ore. Non uti­liz­zar­lo di nuo­vo su muco­se irri­ta­te. Nel caso impro­ba­bi­le che que­sto diven­ti un pro­ble­ma gra­ve, limi­tar­lo prin­ci­pal­men­te alla gola o pas­sa­re ad un’altra sostanza.

Per faci­li­ta­re una com­pren­sio­ne con­te­stua­le un po’ più pro­fon­da di ciò che sug­ge­ria­mo, nel­la par­te restan­te di que­sto arti­co­lo for­ni­re­mo alcu­ne infor­ma­zio­ni aggiun­ti­ve e più det­ta­glia­te su

  1. per­ché lava­re e disin­fet­ta­re la boc­ca può pre­ve­ni­re la pol­mo­ni­te e per­ché far­lo soprat­tut­to pri­ma di anda­re a letto,
  2. qua­li altre opzio­ni di col­lu­to­rio esi­sto­no e qua­li ridu­zio­ni vira­li ci si può aspettare,
  3. cos’altro si potreb­be fare per ridur­re al mini­mo la cari­ca vira­le in gola.

Perché lavare e disinfettare la bocca può prevenire la polmonite e perché farlo soprattutto prima di andare a letto

Il dot­tor Davidson richia­ma l’attenzione su uno stu­dio indi­can­do che pro­ba­bil­men­te tut­te le per­so­ne nor­ma­li avran­no un con­te­nu­to di gola aspi­ra­ta entro la fine di una data set­ti­ma­na e che que­sto è il modo in cui la pol­mo­ni­te si svi­lup­pa di soli­to. (Ci sono mol­ti stu­di che dimo­stra­no il suc­ces­so del­la pre­ven­zio­ne del­la pol­mo­ni­te con l’uso di col­lu­to­rio in tera­pia intensiva).

La pro­ba­bi­li­tà di aspi­ra­zio­ne di quan­ti­tà mag­gio­ri è anco­ra più ele­va­ta se il son­no è più pro­fon­do, come ad esem­pio dopo aver pre­so un son­ni­fe­ro o un paio di bir­re o aqua­vi­te, o in per­so­ne anzia­ne che han­no pro­ble­mi di coor­di­na­zio­ne del­la deglu­ti­zio­ne, o in caso di dan­ni ai pol­mo­ni dovu­ti al fumo.

Per que­sti moti­vi, oltre a lavar­si accu­ra­ta­men­te le mani, il viso e le nari­ci con acqua cal­da e sapo­ne, a lavar­si i den­ti e la lin­gua, a fru­scia­re e a spu­ta­re, il dot­tor Davidson rac­co­man­da di fare uno o due gar­ga­ri­smi con un col­lut­to­rio antisettico.

Quali altre opzioni di collutorio ci sono e quali riduzioni virali ci si può aspettare

Ma qua­le col­lu­to­rio? Qualsiasi col­lu­to­rio con l’etichetta “anti­set­ti­co”?

Stiamo ovvia­men­te chie­den­do un col­lu­to­rio anti­set­ti­co che sia noto o alme­no logi­ca­men­te pro­ba­bi­le che sia effi­ca­ce con­tro il nuo­vo Coronavirus, e che, cosa impor­tan­te, non sia noto per fare alcun danno.

Quale collutorio è efficace contro il Coronavirus?

Tra le sostan­ze che Kampf et al. rife­ri­sco­no di esse­re effi­ca­ci con­tro il nuo­vo Coronavirus, le seguen­ti, ad ecce­zio­ne dell’etanolo, sono uti­liz­za­te duran­te le pro­ce­du­re odon­to­ia­tri­che o per pre­ve­ni­re la pol­mo­ni­te duran­te un sog­gior­no in tera­pia inten­si­va, sono uti­liz­za­te da mol­ti decen­ni anche a casa, sono facil­men­te repe­ri­bi­li e sem­bra­no suf­fi­cien­te­men­te sicure:

Perossido di idro­ge­no, min. 60 % eta­no­lo e povi­do­ne iodio sono mol­to efficaci,

la clo­re­xi­di­na è sta­ta segna­la­ta come meno effi­ca­ce, ma per il rispet­ti­vo stu­dio è sta­ta uti­liz­za­ta una dose mol­to più pic­co­la rispet­to a quel­la usua­le che ave­va già dimo­stra­to di esse­re effi­ca­ce con­tro i virus rive­sti­ti come il Coronavirus.

Gli anti­set­ti­ci pro­po­sti sono in gra­do di impe­di­re che il Coronavirus si dif­fon­da in quan­ti­tà significative?

Perossido di idro­ge­no 0,5 %, min. 60 % Etanolo e Povidone iodio pos­so­no tut­ti ridur­re un cep­po di Coronavirus dopo 1 minu­to di oltre 4 ordi­ni di gran­dez­za (Kampf et al.).

Ciò signi­fi­ca che il cari­co medio di virus RNA per tam­po­ne misu­ra­to dai Professori Drosten e Wendtner duran­te i pri­mi 5 gior­ni di 6,76×10^5 (mas­si­mo: 7,11X10^8 copie/ tam­po­ne) si ridur­reb­be a 70 copie (resp. 70000 mas­si­mo). È inte­res­san­te nota­re che il suc­ces­so dell’isolamento del virus dipen­de­va anche dal­la cari­ca vira­le: cam­pio­ni con­te­nen­ti <10^6 copie/ml non han­no mai pro­dot­to un virus infet­ti­vo “vivo”.

Ciò signi­fi­ca che dopo fare i gar­ga­ri­smi come qui pro­po­sto, la tra­smis­sio­ne vira­le e l’aspirazione di mate­ria­le infet­ti­vo ai pro­pri pol­mo­ni può esse­re dra­sti­ca­men­te ridotta.

  1. Perossido di idro­ge­no. La con­cen­tra­zio­ne effet­ti­va del­lo 0,5 % è rela­ti­va­men­te pic­co­la, l’1 % è comu­ne per una solu­zio­ne di gar­ga­ri­smi medi­ci da uti­liz­za­re fino a 3 vol­te al gior­no. Generalmente non rap­pre­sen­ta­no un rischio a lun­go ter­mi­ne, ma natu­ral­men­te pos­so­no esse­re dan­no­si se non uti­liz­za­ti in modo appro­pria­to, soprat­tut­to in con­cen­tra­zio­ni più ele­va­te o per una dura­ta maggiore.
  2. Lo iodio povi­do­ne è con­si­de­ra­to una buo­na opzio­ne, ma può esse­re dan­no­so se si han­no pro­ble­mi di tiroi­de o un’allergia ad esso.
  3. Il 60 % di eta­no­lo non vie­ne uti­liz­za­to come col­lu­to­rio nel­le spe­ri­men­ta­zio­ni cli­ni­che, si dovreb­be pro­ba­bil­men­te misce­lar­lo com­bi­nan­do l’alcol in alta con­cen­tra­zio­ne con eta­no­lo puro (96%). L’ho pro­va­to io stes­sa, per vede­re come ci si sen­te (a me da una sen­sa­zio­ne bru­cian­te), dopo che una mia ami­ca, un medi­co e capo­re­par­to di un ospe­da­le tede­sco, mi ha det­to di aver det­to ai suoi geni­to­ri, che vivo­no in un pae­se dell’Europa dell’Est dove gli anti­set­ti­ci era­no pre­sto esau­ri­ti, di usa­re la loro vod­ka auto­di­stil­la­ta con una con­cen­tra­zio­ne del 60% per la disin­fe­zio­ne del­le mani e di inghiot­tir­ne una buo­na dose in boc­ca quan­do non sono sicu­ri di poten­zia­li con­tat­ti infet­ti­vi, soprat­tut­to quan­do devo­no usci­re di casa. È inte­res­san­te nota­re che l’idea del­la disin­fe­zio­ne del­la boc­ca era per­fet­ta­men­te natu­ra­le per lei solo dal­la sua com­pren­sio­ne cli­ni­ca di una pol­mo­ni­te vira­le e del Coronavirus, pro­prio come ogni altro medi­co con cui ho par­la­to fino­ra ha det­to che que­sta era una buo­na idea. È inte­res­san­te, inol­tre, che la mia ami­ca, dopo aver con­si­glia­to i suoi geni­to­ri sul­la disin­fe­zio­ne del­la boc­ca, non l’abbia appli­ca­ta a se stes­sa, dicen­do­mi: “Non saprei quan­te vol­te far­lo duran­te il gior­no, dato che sono sem­pre espo­sta a pazien­ti infet­ti; devo solo riu­sci­re in qual­che modo a supe­rar­lo”. Naturalmente è meglio far­lo quat­tro vol­te al gior­no piut­to­sto che non far­lo affat­to, e non dovreb­be esse­re neces­sa­rio far­lo dopo ogni sin­go­lo con­tat­to con un paziente.
  4. Un’altra sostan­za usa­ta come gar­ga­ri­smo duran­te le pro­ce­du­re odon­to­ia­tri­che e per pre­ve­ni­re la pol­mo­ni­te in ambien­te ospe­da­lie­ro è la clo­re­xi­di­na in una con­cen­tra­zio­ne del­lo 0,12%. In que­sta con­cen­tra­zio­ne sem­bra ave­re gene­ral­men­te una buo­na atti­vi­tà di ucci­sio­ne con­tro i virus rive­sti­ti, ma è sta­ta testa­ta solo con­tro i virus coro­na in una con­cen­tra­zio­ne del­lo 0,02 per cen­to e in que­sta con­cen­tra­zio­ne è risul­ta­ta meno efficace.
  5. Ci sono anche pro­ve che l’antisettico Listerine, un comu­ne col­lu­to­rio, ha pro­ba­bil­men­te un’attività anti­vi­ra­le con­tro i virus RNA rive­sti­ti (come il nuo­vo Coronavirus che non è sta­to testa­to spe­ci­fi­ca­men­te). Quindi, pri­ma di non fare nul­la, que­sto potreb­be esse­re un’alternativa (e pos­si­bil­men­te con­gruen­te con il pro­to­col­lo non-spe­ci­fi­co del dot­tor Davidson).

In sin­te­si, sug­ge­ria­mo di uti­liz­za­re l’1% di peros­si­do di idro­ge­no. È inte­res­san­te nota­re che un tale risciac­quo è una recen­te “rac­co­man­da­zio­ne di buon sen­so” da par­te di un’associazione di den­ti­sti di richie­de­re ai pazien­ti pri­ma di ogni appun­ta­men­to per pre­ve­ni­re la tra­smis­sio­ne del Coronavirus.

Cosa facciamo in aggiunta

Noi per­so­nal­men­te pren­dia­mo in boc­ca pic­co­le pepi­te di cioc­co­la­to mol­to fon­den­te (90% di cacao), le met­tia­mo tra i den­ti e le guan­ce e le lascia­mo scio­glie­re lì, sen­za ingo­ia­re atti­va­men­te il cioc­co­la­to fuso, per far­gli copri­re la muco­sa, aiu­tan­do­ci a con­tra­sta­re i con­ti­nui attac­chi vira­li che pro­ven­go­no dai nostri bam­bi­ni pic­co­li. Questo è sta­to discus­so da alcu­ni medi­ci (che l’avevano pro­va­to su se stes­si) in un forum di discus­sio­ne pro­fes­sio­na­le onli­ne come un suc­ces­so nel­la lot­ta con­tro il naso che cola e la tos­se. Secondo la nostra espe­rien­za, aiu­ta meglio (e pro­ba­bil­men­te solo) all’insorgere dei pri­mis­si­mi sin­to­mi di un’infezione alla gola (pru­ri­to alla gola).

Conclusione

Sulla base di nuo­vi dati scien­ti­fi­ci (il virus si repli­ca mas­sic­cia­men­te nel­la gola pri­ma e duran­te i pri­mi 5 gior­ni dopo la com­par­sa dei sin­to­mi; c’è una per­di­ta vira­le dal­la gola al pol­mo­ne) così come la com­pren­sio­ne con­so­li­da­ta di come la pol­mo­ni­te, la gra­ve com­pli­can­za COVID 19, ini­zia (tra­mi­te aspi­ra­zio­ne), al fine di mini­miz­za­re sia indi­vi­dual­men­te che siste­mi­ca­men­te l’impatto del Coronavirus, pro­po­nia­mo una disin­fe­zio­ne mira­ta del­la gola come descrit­to in que­sto arti­co­lo come misu­ra pre­ven­ti­va oltre che di trat­ta­men­to. La pre­ven­zio­ne del­la pol­mo­ni­te e la pre­ven­zio­ne del­la tra­smis­sio­ne di malat­tie vira­li attra­ver­so la disin­fe­zio­ne del­la bocca/gola con solu­zio­ni anti­set­ti­che sono pra­ti­che comu­ni e pure con­si­de­ra­te da alcu­ni medi­ci come una “rac­co­man­da­zio­ne di buon sen­so“.

Aggiornamento:

Van Doremalen et. al con­clu­do­no, in un arti­co­lo pub­bli­ca­to oggi, 17 mar­zo, 2020, nel NEJM (Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1), DOI: 10.1056/NEJMc2004973:

“We found that the sta­bi­li­ty of SARS-CoV-2 was simi­lar to that of SARS-CoV-1 under the expe­ri­men­tal cir­cum­stan­ces tested. This indi­ca­tes that dif­fe­ren­ces in the epi­de­mio­lo­gic cha­rac­te­ri­stics [higher tran­smis­sion of SARS-CoV-2] of the­se viru­ses pro­ba­bly ari­se from other fac­tors, inclu­ding high viral loads in the upper respi­ra­to­ry tract and the poten­tial for per­sons infec­ted with SARS-CoV-2 to shed and tran­smit the virus whi­le asymptomatic.”

Ciò con­fer­ma che sem­bra alta­men­te con­si­glia­bi­le che tut­ti cer­chi­no di ridur­re sostan­zial­men­te la (poten­zia­le o effet­ti­va) ele­va­ta cari­ca vira­le in gola su base rego­la­re nel modo sopra descritto.

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